Oro e Argento da Investimento
L’oro e l’argento sono entrambi metalli preziosi che vengono utilizzati come riserve di valore e come investimenti. Tuttavia, esistono alcune differenze significative tra i due, sia in termini di caratteristiche fisiche che di dinamiche di mercato. Ecco alcune delle principali differenze tra oro e argento come investimenti:
- L’oro ha una lunga storia come riserva di valore ed è stato utilizzato come moneta per gran parte della storia umana. È spesso visto come un rifugio sicuro durante periodi di instabilità economica o politica. Anche se l’argento ha una storia simile, l’oro tende ad avere una percezione più “prestigiosa”.
- L’argento è generalmente meno costoso dell’oro per oncia, il che lo rende più accessibile per gli investitori al dettaglio. Tuttavia, ciò significa anche che è necessario possedere una quantità maggiore di argento per avere lo stesso valore dell’oro.
- L’argento tende ad essere più volatile dell’oro. Questo significa che i prezzi dell’argento possono subire variazioni più ampie in risposta a eventi di mercato o a fattori economici.
- L’argento ha molte applicazioni industriali, come l’elettronica, la medicina e la produzione di pannelli solari. Questo può influenzare la sua domanda e, di conseguenza, il suo prezzo. L’oro ha meno applicazioni industriali, anche se viene utilizzato in elettronica e odontoiatria.
- Poiché l’argento è meno costoso dell’oro, se si desidera investire la stessa quantità di denaro in entrambi, si avrà bisogno di molto più spazio per conservare l’argento.
- A seconda del paese, l’oro e l’argento possono essere tassati in modi diversi, specialmente quando vengono venduti. È importante verificare la normativa fiscale locale prima di investire.
- Questo è un indicatore che molti investitori utilizzano per determinare se uno dei metalli è sopravvalutato o sottostimato rispetto all’altro. Il rapporto viene calcolato dividendo il prezzo dell’oro per quello dell’argento. Questo rapporto è variato nel corso della storia.
Grafico dell’oro, dal 2016 a settembre 2023:
Grafico dell’argento, dal 2016 a settembre 2023: